E’ mattina, il sole è alto, anche oggi sarà una calda domenica estiva, l’asfalto riflette i suoi miraggi davanti a me, i pochi km che restano da percorrere scorrono nella mia mente come il tempo a ritroso.
Mi fermo compro , le solite margherite bianche, la fioraia mi saluta con il calore riservato ai clienti abituali…..
- Come sta?… mi raccomando aggiunga tanta acqua fresca…. Sa! …. In questo periodo… qualsiasi fiore non vive abbastanza allungo.
- Arrivederci!
- A presto!
L’ultimo km tra noi.
Lo sguardo si ferma nel viottolino stretto, che porta davanti al cancelletto di ferro nero.
Apro.
Entro.
Mi accompagna il silenzio di quel luogo, il profumo dei fiori recisi posti dentro i vasi…..
E’ un acquarello di toni delicati davanti a tante foto e dolci epitaffi in memoria di chi passando per questo mondo ha lasciato la sua impronta.
Mi fermo.
Ti guardo.
Mi chiedo cosa faccio ora…..? Prego ….? Non lo so fare!….. ma forse dovrei …..
Intanto butto via i fiori secchi, dal vaso di marmo bianco , aggiungo l’acqua fresca e poso le mie margherite ad una ad una senza fretta senza riuscire a pensare.
Silenzio nella mia mente.
Ora ti guardo è passato tanto tempo e io sono qui, oggi, come allora ,con sentimenti che contrastano l’essere che io sono.
Io con la mia fredda razionalità, io che non sento il bisogno di credere a quei concetti semplici e indispensabili che una qualsiasi religione regala ai suoi fedeli solo per fargli superare le proprie paure e la consapevolezza della propria effimerità.
Davanti a tanta razionalità, passano i ricordi ,il dolore , la mancanza, il bisogno di sentirmi utile dove non posso comunque più esserlo.
Mi fermo ti guardo ancora….. Penso!….. Dovrei recitare una di quelle preghiere che tutti i bimbi recitano in ginocchio la sera, ai piedi del proprio lettino.
Io non so se ci riesco….
Ci provo…… ripeto silenziosamente parole che per me non hanno senso….
Mi chiedo ..per te lo avranno ? Ma ora è tutto ciò che posso darti… mi fermo ti guardo incrocio i tuoi occhi, che sensazione, sento ancora ,la tua risata ,le tue parole, il tuo dolore .
“Grazie per avermi regalato sorrisi e lacrime.”
dico….
Ora ti vedo qui, ma ti sento lontano, il tempo è crudele non lascia spazio ai sentimenti li avvolge e li seppellisce sotto una montagna di quotidiana banalità senza permetterti mai di poter scegliere.
Noi ci siamo voluti bene, è questo tutto ciò che rimane.
Ferma ,in piedi davanti a te, attorno tanto silenzio
dentro tanto
silenzioso dolore.
Ti guardo, penso, ricordo.
dentro tanto
silenzioso dolore.
Ti guardo, penso, ricordo.
la vista si vela di lacrime, un ultima aggiustatina alle mie margherite
“Ciao ”
rinnovo la mia promessa,…. “tornerò presto a trovarti!”
Mi allontano piano, esco, richiudo il cancelletto nero dietro di me, salgo
sulla macchina
sulla macchina
e ancora km tra te e me.
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